I Borghi di Octavia
Monasterolo di Savigliano
Il toponimo compare in un’attestazione medievale come “Monesteriolus”, risalente al 1234. L’etimo è evidentemente il diminutivo, realizzato mediante il suffisso -OLUS, di “monasterium”, con riferimento alla cella benedettina che in antichità esisteva sul territorio. Attorno a questo monastero si formò il borgo le cui vicende sono collegate a quelle del comune di Savigliano, di cui seguì interamente le sorti.
Fu a lungo feudo, dal 1378, dei Solaro. Sotto il profilo storico-architettonico meritano di essere citati: il castello, che conserva ancora la sua immagine medievale; la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo e Villa Fontana, di architettura neoclassica, con un grande giardino. Durante l’Ottocento e la prima metà del Novecento, pur fra grandi difficoltà causate dalle guerre d’indipendenza e dai due conflitti mondiali, furono realizzate alcune opere pubbliche di rilevante interesse e avviati importanti servizi che contribuirono a migliorare in modo graduale il tenore di vita della popolazione.
«Monasterolo di Savigliano, gioiello nascosto, vanta scorci incantevoli e una storia ricca, orgoglio del suo passato unico.»
Anonimo
Scoprire Monasterolo
Monasterolo di Savigliano sorge al centro della pianura cuneese, nella parte meridionale del Piemonte circondata dal Torrente Varaita. Il centro abitato è posto ad un’altitudine di 291 metri sul livello del mare. La costruzione delle prime strutture difensive di Monasterolo, fra cui la rocca, risalgono al tempo dei marchesi Raimondo e Ottone di Busca, capostipiti dei Busca delle Langhe e di Rossana. Tra il 1350 ed il 1356, la comunità di Monasterolo riuscì a erigersi in comunità separata dalla città di Savigliano.
L’erezione del castello, che ancora oggi costituisce il simbolo di Monasterolo, e delle mura di cinta dell’abitato, di cui si hanno notizie ancora nel Settecento, risalgono al 1363-1378 per l’impegno dei marchesi di Saluzzo. Ai nostri giorni appartiene al comune di Monasterolo che lo acquistò il 3 gennaio 1928, dalla contessa Maria Solaro di Monasterolo. Sul territorio sono presenti importanti edifici tra cui: l’attuale chiesa parrocchiale, posta sotto il titolo dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, che venne inaugurata nel 1904 e la chiesa della Confraternita risalente al 1740- 1947. Inoltre, possiamo trovare diverse cappelle e ville storiche (la principale Villa Fontana).
Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
La chiesa, realizzata ad inizio novecento
nel centro urbano, si affaccia su Piazza Libertà.
Visitabile su richiesta. Tel. (Parrocchia): 0172373016.
Indirizzo: Piazza Liberta’ n.8.
Chiesa della Confraternita
La Chiesa dedicata alla Madonna dell’Assunta fu edificata tra il 1740 e il 1747, con elementi architettonici barocchi.Visitabile su richiesta.
Tel (Parrocchia): 0172373016.
Indirizzo: Piazza Castello 6
Castello di Monasterolo
L’erezione dell’imponente maniero è datata al XIII secolo (1241)
ed è attualmente la sede del municipio. Visitabile su richiesta.
Tel. 0172373026
Indirizzo: Via Crispi 17
Villa Fontana
La splendida villa della famiglia Fontana si erge poco
fuori del centro abitato di Monasterolo, sulla strada per Cavallermaggiore.
Visitabile solo esternamente.
Indirizzo: Via Cavallermaggiore 3.
Monasterolo si racconta
I lavori furono eseguiti, fra la primavera del 1899 e l’estate del 1904, dalle imprese Braida di Sommariva Bosco e Pizzio di Carmagnola, su progetto dell’architetto Giuseppe Gallo di Torino.
Da scritti dell’epoca risulta che, dopo approfondite consultazioni, si scelse lo stile architettonico barocco moderno con capitelli corinzi, perché meglio di altri conferiva all’intera struttura un aspetto maestoso e solenne.
A lato della chiesa parrocchiale si trova la casa canonica eretta verso il 1825.
Essa è una leggiadra e lineare costruzione a tre piani, dalle forme neoclassiche, che presenta all’interno alcune eleganti soluzioni architettoniche.
La bellezza dell’edificio è esaltata dall’ampio parco che costituisce un “unicum” di singolare interesse, disegnato nel 1878 dall’architetto parigino Marc Quignon.