Aprile, 2019
Dettagli dell'appuntamento
Inaugurazione domenica 7 aprile a Manta ore 10 “ …..io immaginavo che mia figlia dopo essersi laureata, con un’ottima conoscenza della lingua tedesca insegnasse in una
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Inaugurazione domenica 7 aprile a Manta ore 10
“ …..io immaginavo che mia figlia dopo essersi laureata, con un’ottima conoscenza della lingua tedesca insegnasse in una scuola o facesse l’interprete presso un importante ufficio ed invece me la trovo quassù ad ordire, tessere e tenere tutte le relazioni con i pastori, i clienti, le istituzioni e di questo ne sono orgogliosa e fiera” . Così la mamma di Luana ti confida la sua soddisfazione più profonda, l’orgoglio vero di queste donne che a 1600 metri non solo resistono ma diventano una esperienza unica nell’arco alpino da seguire.
Noousa Istouéra – Notre histoire – La nostra storia
“A memoria d’uomo da sempre a Valgrisenche si lavora al telaio” Jean Sulpice Frassy. Difficile, forse impossibile, è risalire ad una data precisa che individui l’inizio dell’attività di tessitura a Valgrisenche, quel che è certo è che quello del tisserand è da sempre stato il mestiere che ha contraddistinto i Vagrezèn per secoli, arrivando a connotare un’intera comunità e territorio come le Pays des tisserands. Per secoli la lana è stata lavata, cardata, filata e infine sapientemente tessuta a telaio per diventare DRAP, tessuto ruvido ma caldo e resistente. Nel passato tutta la famiglia era impegnata nell’attività di tessitura che si svolgeva prevalentemente nella stalla, luogo ottimale per ospitare un telaio, poiché risultava il più spazioso e caldo della casa. “era la mamma che ordiva, avevamo quelle piccole cassette… e mettevamo dentro i gomitoli e l’arcolaio in mezzo alla stalla e noi (bambini), uno per volta ci sedevamo sopra… era grande e la mamma lo girava e ci faceva divertire …”
Infine la tessitura a telaio era svolta dal papà che al suono dello scorrere della navetta e del battere dei pedali dava vita ad un tessuto perfetto per il confezionamento di abiti e coperte per proteggersi dai lunghi e rigidi inverni di Valgrisenche. Come testimoniano i pochi documenti scritti ritrovati, quando la strada lo permetteva, i DRAPS venivano caricati sul dorso dei muli per essere portati a valle e venduti ai numerosi clienti valdostani che ne avevano fatto richiesta. Negli anni Cinquanta del ‘900 i conflitti mondiali e infine la costruzione della diga di Beauregard che sommerse ben 7 villaggi, hanno drasticamente ridotto l’attività dei tisserands fino alla sua quasi totale scomparsa. L’amore per questa terra e questo mestiere, però, impedirono che il patrimonio di conoscenze andasse perso. Grazie all’intervento delle amministrazioni regionale e comunale le quali avviarono un corso di tessitura tenuto da Sulpice Frassy, figlio dell’ultimo tessitore rimasto a Valgrisenche, una ventina di persone fecero risuonare nuovamente i telai dando vita nel 1969 alla cooperativa Draps, che nel 1983 divenne Les Tisserands®.
Vivre meun paì …..ou dzòor de vouéi – Vivre mon pays ….aujourd’hui – Vivere il mio paese….oggi
Fin dagli albori l’attività della cooperativa si è distinta per la realizzazione di tessuti in pura lana vergine, dapprima proveniente dalla Sardegna, poi, dal 2001 esclusivamente proveniente da allevamenti ovini di razza autoctona valdostana “rosset”, a rischio d’estinzione, realizzati con fili di vario spessore e colore che intrecciati a telaio a 4 licci danno forma a tessuti unici, in tinta naturale o nei rinomati mélange con effetti originali di trama ed ordito; risultato dell’evoluzione del mestiere e della sinergia tra creatività e innovazione, tra tradizione e progresso.
In questi 50 anni la cooperativa ha percorso strade tortuose per crescere, innovarsi e ampliare sempre più i confini del suo operato; grazie alla tenacia, alla passione e alla determinazione che contraddistinguono le artigiane fortemente ancorate ai loro ideali, si è sempre risollevata riuscendo a divenire punto di riferimento per coloro che cercano autenticità, trasparenza, qualità e originalità nei manufatti artigianali.
Eun Sondzo que se réalise….Le Tisseran de Vagrezéntse – Un reve qui se réalise….Les Tisserands de Valgrisenche – Un sogno che diventa realtà …I Tessitori di Valgrisenche
Come disse l’artista e compositore austriaco Gustav Mahler: “la tradizione è mantenere viva la fiamma e non contemplazione della cenere”. È su questo concetto e con rinnovato entusiasmo che le artigiane negli anni hanno tessuto relazioni con professionisti del feltro, del legno, del cuoio, della tintura naturale con i quali hanno instaurato fortunate collaborazioni per dare vita a manufatti originali che si presentano come alternativa ai prodotti “alla moda”. È così che sono nate, ad esempio, la collezione “Rèise”, le borse “Tressages”, i complementi d’arredo “Tatrap”.
Nella ricerca continua di evolvere e migliorarsi le tre socie della cooperativa danno forma puntualmente a nuovi prodotti; lanciate verso il futuro ma con uno sguardo al passato, al ritmo ostinato del telaio, affinano tecniche, sperimentano tinture naturali, fanno pratica di nuovi intrecci, dando forma a manufatti che raccontano di fatiche, di passione e di amore.
Ecco che tra le novità del 2019 sorprendono il tessuto pettinato e quello garzato, i gomitoli per maglieria tinti naturalmente con il rabarbaro selvatico di Valgrisenche, e le decorazioni originali in feltro e seta. Il sogno continua…
Organizzato da:
Associazione Octavia